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Musica e spettacolo |
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Festival Exister 2018
Seconda parte del Festival nel segno dell’infinito.
Giunto al suo 11° compleanno il Festival Exister è oggi un contenitore dedicato alla giovane coreografia, alla ricerca e all’innovazione, diffuso su tutto l’anno con un appuntamento primaverile e uno autunnale. |
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Teatro Fontana
via G.A. Boltraffio, 21 Milano Telefono: 0269015733 biglietteria@teatrofontana.it http://www.exister.it |
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Data: dal 14-12-2018 al 16-12-2018 Orario: vari orari |
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Prezzo Minimo: 5 Prezzo Massimo: 15 |
Ingresso a pagamento
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Chi c'è: Direzione Artistica: Annamaria Onetti |
Chi organizza: DanceHauspiù con il sostegno del Comune di Milano, della Regione Lombardia e del MIBAC |
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Rassegna: Festival Exister |
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Informazioni Aggiuntive: Programma:
- 14 dicembre
R. OSA – 10 ESERCIZI PER NUOVI VIRTUOSISMI
REGIA E COREOGRAFIA | Silvia Gribaudi. R. OSA è una performance che si inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi, coreografa che porta in scena l’espressione del corpo della donna e del ruolo sociale che questo occupa attraverso un’ironia dissacrante ed un linguaggio di relazione “informale” col pubblico. R. OSA è ispirato alle immagini di Botero, al mondo anni Ottanta di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione.
- 15 dicembre:
A(1)BIT. orari: 11.00 - 12.00 - 13.00 - 15.00 - 16.00. Spettacolo in cuffia itinerante, posti limitati. Regia e coreografia di Lara Guidetti. La coreografa crea un’opera sulla singolare composizione A 1 Bit Simphony dell’artista newyorchese Tristan Perich, primo album in assoluto pubblicato sotto forma di microchip. Una sinfonia in 5 movimenti ispirata alle influenze musicali più disparate (da Strauss al mondo sonoro dei primi Nintendo, passando per Glass e Reich), ispirata alla semplicità estetica della matematica e della fisica. Corpo e suono si fondono per indagare le infinite possibilità del movimento, come fosse una particella fisica (bit) da analizzare in relazione a ritmo, dimensione, direzione.
Un’ipnotica forza che
- ore 20.30. 40.000 Centimetri quadrati di Claudia Catarszi. Un corpo solo, ridotto all’essenziale, che porta in scena se stesso in uno spazio limitato. Claudia Catarzi parte dal desiderio di riscoprire ciò che il corpo, da solo, è ancora capace di restituire con la sua incondizionata onestà, lasciando che l’idea risieda nel movimento, nella possibilità di fascinazione che è insita nella concentrazione dell’atto e nel linguaggio della danza.
- Glauco di Sabrina Fraternali. Lo spettatore è immerso in uno spazio ipnotico, sempre mutevole, fluido. Si trova ad osservare un corpo attraversato da correnti lente e torbide, da spirali veloci e cristalline; un corpo che, come il pensiero abbandonato al flusso di coscienza, si smarrisce e si ritrova.
- 16 dicembre, Vanitas, ore 16.00 di Francesca Penzo. Genere pittorico del Seicento, correlato al senso di precarietà che investì il continente europeo in quel secolo, la Vanitas è un memento mori che ci ricorda l’effimera condizione dell’esistenza. Attorno alla domanda “come sarebbe una Vanitas contemporanea?” gli artisti sviluppano una ricerca sullo spazio rituale quale catalizzatore del cambiamento. |
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Per Informazioni: |
http://teatrofontana.it/ |
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Parole Chiave: Musica e spettacolo, danza, teatro |
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Appuntamento segnalato
da Artedanzae20 il 04-12-2018 alle 16:09:24 |
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